
musica, persone e… amore
Non si può trovare passione nel vivere in modo mediocre. Non accontentatevi di una vita che è meno di quello che siete capaci di vivere.
– Nelson Mandela –
Oggi parliamo delle passioni che hanno costituito la mia vita.
Partirei in primis dal connubio musica e cibo. Queste due passioni mi hanno portato a diplomarmi alla scuola alberghiera e contemporaneamente studiare al Conservatorio prima strumenti come il trombone e il fagotto, e poi Canto Jazz.
Ho sempre trovato la cucina e la musica molto simili in quanto in entrambe le arti la misura delle piccole cose può portare a grandi risultati e soprattutto fare la differenza. Come per creare un buon piatto, oltre alla conoscenza tecnica, serve anche il desiderio forte di trasmettere emozione con un gusto particolare, nella musica, soprattutto quando fatta live insieme ad altri strumenti, l’equilibrio dei suoni e saper attendere il proprio turno, diventa fondamentale. Talvolta in entrambi i casi saper aspettare è vitale per la riuscita di un buon piatto o di una buona esecuzione.
Il risultato che ne deriva è sorprendente anche per chi sta esercitando la propria attività in quel preciso momento.
Possiamo dire sostanzialmente riducendo tutto, che l’equilibrio sta nelle piccole cose. Bastano talvolta grammi di qualche ingrediente per fare la differenza in un piatto, come nella musica sono fondamentali piccole sfumature per modificarne l’effetto.
“COME ALLENARSI”
L’allenamento inizia dalla percezione di poter riuscire a costruire qualcosa con le proprie mani. Riconosciuta la propria abilità, si inizia ad allenarla, giorno per giorno facendola diventare la propria compagna di vita. Non importa se talvolta la si mette da parte, l’importante è tenerla sempre con se nel proprio intimo. Si tratta di una vera e propria storia d’amore. Quando si Ama qualcuno lo si fa in modo naturale senza forzature e costrizioni, e così anche con le passioni. Forse all’inizio c’è un momento in cui si cerca di far quadrare le proprie tempistiche personali con il tempo da dedicare ad essa, ma poi arriva il momento in cui non si può più starne senza perché risulta ossigeno per la nostra mente e il nostro cuore.
Agatha Christie scriveva: “Una passione che dura tutta la vita è un privilegio, indipendentemente dal prezzo che ci chiede”. Infatti ad un certo punto arriva naturale donare a ciò che si ama il tempo necessario per acquisirne profondamente le competenze ed apprezzarne sempre di più le sfumature. Può essere la passione di uno strumento, per un’arte o una lingua, per aiutare gli altri o uno sport, ma qualsiasi essa sia va alimentata giorno dopo giorno. L’etimologia di PASSIONE deriva dal tardo latino passio-onis il quale deriva a sua volta da passus, e cioè il passato prossimo del verbo pati che possiamo tradurre semplicemente con il verbo patire. La passione infatti è un’irrefrenabile istinto, assoggettato da non ben definite forze, che sfuggono al nostro controllo lasciando talvolta senza arbitrio.
Figlio di un bassista e cantante, nipote di un batterista, spesso mi è stato raccontato che sin da quando ero in grembo mi veniva fatta ascoltare tanta musica. Insieme ad essa mi tranquillizzavo fino ad addormentarmi. Sin da piccolo andavo con mia madre e “i grandi” ad ascoltare musica live. Da sempre è stata compagna di avventure e disavventure, ma sempre fedeli. Non posso negare che in qualche momento ci siamo separati perché ritenevo che avrei potuto farne senza, ma col senno di poi mi sono accorto che fu un errore. Cosi ricominciai servirmene per veicolare ciò che stavo vivendo o provavo.
Ognuno di noi dovrebbe avere la propria percezione di ciò che può essergli utile per indirizzare le proprie emozioni. In un’epoca in cui sempre di più i sentimenti lasciano spazio ad immagini meravigliose e riferimenti sempre al top, il nostro intimo richiama a gran voce di potersi manifestare. C’è un bisogno naturale di veicolare in modo costruttivo e consapevole il proprio IO. L’essenza di questa manifestazione oltre ad essere importante per noi stessi permette alle altre persone di mettersi in gioco donando la propria umanità… emozionandosi.
Nella creazione di eventi mi sono circondato di persone che hanno fatto delle emozioni e del bello uno stile di vita, talvolta fatto di semplicità, ma che potesse evocare qualcosa di stimolante per se e per gli altri. Antonio Scaburri è un amico speciale, perché ha creato un suo stile unico ed irripetibile, fatto di “bellezza emotiva” che nel tempo ha conquistato molte persone diventando un riferimento.
Rev. A. Zanni
foto 1 Cultural’mente Covo Festival -BG- ediz 2019
foto 2 Maravilia Festival ediz. 2016 (ph Tiziano Donini)